Virtus stellare, schiantato il Bramante: blindato il fattore campo nei playoff
Per la notte di gala, la Virtus Civitanova tira fuori il suo vestito migliore. Nonostante l’assenza di Felicioni (il fiato resta sospeso per il suo ginocchio), non c’è partita al PalaRisorgimento contro il Bramante Pesaro, a sua volta privo di Pipitone e Ricci: gli aquilotti scappano via nel secondo quarto e non si voltano più indietro, infliggendo al team di coach Nicolini un -32 che addirittura ribalta i 22 punti di scarto rimediati nel match di andata.
Dopo un avvio di gara sul filo dell’equilibrio, con le due squadre a scambiarsi i vantaggi, la Virtus prova a scappare poco prima del primo mini-intervallo, cavalcando la premiata ditta Bazani–Landoni per il +6 biancoblu (20-14 all’8’). Un canestro di Stefani e una mirabolante bomba sulla sirena di Panzieri riportano il Bramante a -1 a fine primo quarto (20-19) e i pesaresi paiono addirittura poter scappare quando a inizio secondo periodo prolungano il parziale fino a salire sul +3 (20-23 al 12’) su una Virtus improvvisamente imbambolata. La gara, però, cambia completamente connotati nel giro di qualche minuto. L’uomo che non ti aspetti, Tyrtyshnik, suona la carica con una tripla, Bazani e Landoni mettono a ferro e fuoco la retroguardia bramantina e gli aquilotti prendono il volo: un eloquente break di 22-4 ribalta la partita come un calzino spingendo una Virtus da stropicciarsi gli occhi a +15 (42-27 al 19’).
Ti aspetti la reazione pesarese al ritorno sul parquet e invece la Virtus non arretra di un centimetro. Le bombe di Giampaoli e Ferri in una serata balistica difficile per gli ospiti restano casi isolati, mentre dall’altra parte si accende Ciarpella e i biancoblu non solo controllano, ma anzi dilatano il vantaggio, che a fine terzo periodo è salito addirittura a 22 lunghezze (60-38). Coach Nicolini, anche in previsione dei tanti impegni ravvicinati, alza bandiera bianca e dà presto spazio ai suoi giovanissimi sin dai primi minuti del quarto periodo, che si trasforma così in un lungo garbage time. La mareggiata civitanovese assume proporzioni esorbitanti, la Virtus sale anche a +35 e chiude con un 81-49 che spazza via tutti i timori della vigilia.
La vittoria scava un solco di 8 punti tra la Virtus e il terzo posto occupato da Bramante e Porto Recanati e, con sole tre partite da giocare, significa quindi non solo la certezza di un posto tra le prime tre (ovvero fattore campo assicurato fino alla fine nei playoff). Solo Osimo, infatti, essendo a -4, può ancora raggiungere i biancoblu, che quindi non possono scivolare più indietro del secondo posto. La missione potrebbe compiersi già domenica, nel caso la Virtus battesse a domicilio la Wispone Jesi e la Robur finisse ko sul campo di Foligno. Altrimenti i verdetti sarebbero rinviati alla settimana successiva, quando ci sarebbe in programma l’infuocato scontro diretto del PalaBellini.
VIRTUS CIVITANOVA-BRAMANTE PESARO 81-49
CIVITANOVA: Tyrtyshnik 9, Rosettani 4, Monacelli 10, Fermani 2, Ciarpella 15, Botteghi, Vallasciani 4, Abbate, Bazani 14, Landoni 23. All.: Schiavi.
PESARO: Cavedine, Crescenzi 5, Ricci ne, Druda 3, Ferri 8, Nicolini, Centis 6, Sablich 2, Delfino 6, Stefani 6, Panzieri 5, Giampaoli 8. All.: Nicolini.
ARBITRI: Pompei, Racsan.
PARZIALI: 20-19, 22-10, 18-9, 21-11.